24-11-2018 – INDOVINA CHI SUONA ALLA PORTA (Commedia, replica)

 

24 novembre 2018 
presso il Teatro San Giovanni Bosco di Lainate (Milano)

va in replica la commedia

“Indovina chi suona alla porta”

 scritta da Fernando Ciriolo

presentata dalla compagnia Teatrale Artin’Stable

Regia di Emanuela Terzariol

Musiche originali del maestro Salvatore Vincenzo Maniscalco.

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“ Come si rivela noiosa la vita di coppia, dopo troppi anni di convivenza … Samantha lo sa bene, costretta a sopportare  Felice,  marito insopportabile e privo di ogni interesse per lei… Samantha si sente bella, ancora piacente, desiderosa di nuove emozioni. Teo, lui si che la fa sentire viva, desiderata … Tra bugie e sotterfugi, la grande festa in maschera, “smaschererà” ogni cosa e … “ Indovina chi suona alla porta ?! “

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03-03-2024 – CHE RIDERE … MI SONO AMMALATO – (Commedia-Replica a Milano)

 

Dopo il grande successo riscontrato nelle precedenti rappresentazioni, ritorna a grande richiesta
questa commedia ironico-brillante suo paradosso della nostra sanità. 
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 “Che ridere… mi sono ammalato” 

12-10-2017 – INDOVINA CHE SUONA ALLA PORTA (Commedia, replica)

I successi di critica e di pubblico  proseguono ….  e le repliche continuano!    

Indovina chi suona alla porta-Rho-Milano.jpg

“ Come si rivela noiosa la vita di coppia, dopo troppi anni di convivenza … Samantha lo sa bene, costretta a sopportare  Felice,  marito insopportabile e privo di ogni interesse per lei… Samantha si sente bella, ancora piacente, desiderosa di nuove emozioni. Teo, lui si che la fa sentire viva, desiderata … Tra bugie e sotterfugi, la grande festa in maschera, “smaschererà” ogni cosa e … “ Indovina chi suona alla porta ?! “

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19-05-2017 – INDOVINA CHI SUONA ALLA PORTA (Commedia, replica)

I successi di critica e di pubblico  proseguono ….  e le repliche pure!    Indovina chi suona alla porta-Arese

“ Come si rivela noiosa la vita di coppia, dopo troppi anni di convivenza … Samantha lo sa bene, costretta a sopportare  Felice,  marito insopportabile e privo di ogni interesse per lei… Samantha si sente bella, ancora piacente, desiderosa di nuove emozioni. Teo, lui si che la fa sentire viva, desiderata … Tra bugie e sotterfugi, la grande festa in maschera, “smaschererà” ogni cosa e … “ Indovina chi suona alla porta ?! “

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05-08-2016 – É ASCIUTO PAZZO ‘O PARRUCCHIANO (Commedia)

E' asciuto pazzo...-News


“ … in un paesino contadino diviso tra religione, credenze popolari e superstizioni, nella casa di don Sandro, parroco del paese, della sua indomabile perpetua donna Rosa  e dell’esilarante sacrestano Modestino. Il parroco, con ogni mezzo, combatte scaramucce, litigi e difficoltà dei fedeli, provando a consolidare la loro fede, operando spesso con ingenui sotterfugi e finti miracoli…”

Venerdi 5 agosto 2016 – ore 21.00 – Cine – Teatro “Giardino d’estate” Casuzze – S. Croce Camerina (RG) – Ore 21.00

Domenica 7 agosto 2016 – ore 21.00 – “Largo della Musica”  –  Punta Braccetto – S.Croce Camerina

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26-05-2018 – CHE RIDERE … MI SONO AMMALATO (Commedia, replica)

Dopo il grande successo  di critica e di pubblico riscontrato nei Teatri di  Novate M.se,  Arese (MI) e Garbagnate M.se, Rho(MI)
si replica per i pazienti di “Casa Don Quadrio”…

“In questa replica vengono proposte due delle quattro parodie comiche, eccovi svelato il paradosso della nostra sanità, vista in chiave ironica e divertente.  Per sdrammatizzare ciò che a volte accade nella realtà, i nostri attori  saranno protagonisti di situazioni tanto assurde quanto reali che purtroppo accadono nel quotidiano e sulla nostra  pelle ! Fortunatamente non è sempre così, ottimi medici svolgono il loro lavoro, con grande serietà e passione … ma questa non è la nostra  storia.”

Spettacolo dedicato ai pazienti di “Casa Don Quadrio”

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21-11-2015 – CHE RIDERE … MI SONO AMMALATO (Commedia, replica)

Dopo il grande successo  di critica e di pubblico riscontrato nei Teatri di  Novate M.se,  Arese (MI) e Garbagnate M.se,
si replica a Rho(MI) per l’Associazione DANI – Onlus …

Che ridere mi sono ammalato (Rho)

“In quattro parodie comiche, eccovi svelato il paradosso della nostra sanità, vista in chiave ironica e divertente.  Per sdrammatizzare ciò che a volte accade nella realtà, i nostri attori  saranno protagonisti di situazioni tanto assurde quanto reali che purtroppo accadono nel quotidiano e sulla nostra  pelle ! Fortunatamente non è sempre così, ottimi medici svolgono il loro lavoro, con grande serietà e passione … ma questa non è la nostra  storia.”
L’incasso sarà devoluto in beneficenza per la lotta contro il Melonoma: Associazione  D.A.N.I. , con il patrocinio del Comune di RHO (MI)

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24-11-2023 – CHE RIDERE … MI SONO AMMALATO – (Commedia-Replica a Vanzago-MI)

 

Dopo il grande successo riscontrato nelle precedenti rappresentazioni, ritorna a grande richiesta
questa commedia ironico-brillante suo paradosso della nostra sanità. 
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 “Che ridere… mi sono ammalato” 

E’ asciuto pazzo ‘o parrucchiano (Commedia)

 Venerdì 5 agosto 2016 presso il Cine – Teatro “ Giardino d’Estate ” Casuzze -S.Croce Camerina (RG) e in replica  domenica 7 agosto 2016 presso “ Largo della Musica ” di Punta Braccetto – S.Croce Camerina (RG), il Gruppo Teatrale “ A Lumera ”,  con la regia di  Marianna Rizzo e Lorella Mauro, ha messo in scena “ E’ asciuto pazzo ‘o parrucchiano  (‘U parrucu ‘impazziu)” commedia brillante in due atti scritta da Gaetano Di Maio e la musica originale è stata composta dal maestro Salvatore Vincenzo Maniscalco, che ha anche realizzato tutti gli effetti sonori dello spettacolo.
(da: Il giornale di Santacroceweb)
“… a riadattarla con dialoghi dal napoletano al siciliano sono state Lorella Mauro e Marianna Rizzo, che vi hanno lavorato per quasi un anno, trasfondendo in essa anche i modi di dire locali. La colonna sonora originale è stata realizzata dal maestro Salvatore Vincenzo Maniscalco, lo stesso che ha realizzato la colonna sonora del musical “Il coraggio di amare” con protagonista Cristina Scuccia, prima di prendere i voti monacali… “


… in un paesino contadino diviso tra religione, credenze popolari e superstizioni, nella casa di don Sandro (Vincenzo Vacante), parroco del paese, della sua indomabile perpetua donna Rosa (Cinzia Giummarra) e dell’esilarante sacrestano Modestino (Paolo Vacante). Il parroco, con ogni mezzo, combatte scaramucce, litigi e difficoltà dei fedeli, provando a consolidare la loro fede, operando spesso con ingenui sotterfugi e finti miracoli. Ma a complicare e mischiare le carte è una vicenda ricca di personaggi, intrecciati dal tentativo del sacerdote di tenere il paese unito e vivo nella vera “fede”. Saliranno alla ribalta scenica: il sindaco (Peppe Lillo), un avvocato (Salvuccio Barone), una baronessa (Ilenia Cilia) con famiglia al seguito, una maestrina ragazza madre (Francesca Ruggeri), contadini e altri personaggi paesani che, tra contrasti e mezze verità, porteranno quasi alla pazzia don Sandro facendo smuovere tuttavia le coscienze di tutti, facendo emergere i “peccati” commessi dai protagonisti del paese. La situazione richiederà addirittura la presenza del Vescovo (Silvio Rizzo), che, nel tentativo di indagare sul “miracolo” e risolvere questa complicata vicenda, arricchirà un finale che farà sorridere, riflettere, ma anche sperare…


Alcuni “Fotomomenti” della commedia:
Al levarsi della tela Roberto è seduto da solo presso il tavolo a destra, si alza, passeggia, è irrequieto, si risiede. E’ chiaramente in attesa di qualcuno che tarda a venire ed è impaziente. Dall’esterno giunge un coro di devoti che hanno seguito la Madonna in processione fin dentro la chiesa. Ad un certo punto si alza di scatto …
“Ah, Signuruzzu beddu ! Modestino !!!”
Finchè sono contadini passi, ma nun ti truzzari cu certa ghienti. Quella ragazza lasciala stare … la maestrina lasciala stare … quella pretende di essere sposata dal figlio della baronessa.
Il figlio della baronessa per caparra ci ha lasciato un figlio di latte. Ma la baronessa non lo vuole ammettere. Per lei questo bambino non esiste.  Agghiu caputu: il Signore disse: “Crescete e moltiplicatevi” … e niavitri ppi rispiettu d’a barunissa, avissima luvari ‘a moltiplicazioni … Insomma, Sandro, a donna Bianca questo matrimonio non va giù!
Eccumi cca, ma scusari se ritardai, ma iu m’acculantai tuttu … m’assuppai ra testa finu e pieri.
Vi facistru a zuppa ? Ahh … mangiastru senza ri mia ?
Ma quali zuppa … sugnu anniatu pì tutta l’acqua ca cariu.
Ah, iu pinsava a ‘na zuppa ri casola …
Oh, donna Bianca !
Si, eccola qua, è diventata donna nera …
Certu … u luttu po vuostru poviru maritu …
Non è il lutto. Dicevo: nera di dentro, nera di dolore … mio figlio Andrea è stato oggetto di seduzione … quella maestrina si vò fari spusari ppi forza. Quello, mio figlio, s’‘a spusari la primogenita dei Sellitti. E’ un matrimonio di prestigio. Sordi nun ni tenunu, ma sono una grande famiglia … e nui simu cani ‘i razza !!!
Ma chi ti ficia sa povira fimmina? Chi ti ficia?
Tantu pi cuminciari, mi pigghiau ppi fissa: m’a spusai ‘i na manera, e s’addivintau ‘i n’avitra … e puoi, di quattru figghi, mi ni ficia tri fimmini. Ma nun è curpa sua !
E’ sua a curpa, sì … ava ‘a simenta sbagliata ‘ncuorpu. Unu sulu masculu, ca tiegnu caru comu ’a luci re ma uocci, e mi stapa luntanu, travaghia  a Torinu. Chicchiricchì … ristai sulu iu ‘nt ‘o pollaiu, sulu mienzu ’a tutti sti fimmini.
Uè, Modestino, ma siete andato ad una festa ?
Tutto il paese è in festa e mi sono ripulito un poco pur’ io.
Guardate com’è lusingatrice donna Bianca. Mi ha calunniato ca io sono simpatico, ca sugnu ‘nu bell’uomu …E mica è una calunnia ! Anzi, io penso che quando eravate giovane dovevate piacere !!!
Dunqui, ragazza mia … facitimi capiri: vui siti accussì seria, accussì modesta … com’ è ca ciristru ‘a tentazioni do riavulu ?
Padre, perchè il diavolo si è presentato con la faccia dell’angelo. Lo sapete come diceva ? Io vi amo, vi amo, io darei la vita per un vostro bacio … Viiih !!! … Macari c’‘a picciuttedda ! Io vi amo !
Ma, ragazza mia … Ma chi fai tu, strisci ? Fatti sentiri quannu vieni.
E vabbè, n’avitra vota prima suonu ‘i campani e puoi trasu …
Permesso ?
Vui ???
Uè, nunn’ ’a spavintati ! ‘A fici veniri iu … Trasa, Ninè, trasa …
Padre, scusate, ho fatto dei dolcetti e mi sono permessa di portarvene due. Sunu ‘ddi dolcetti ca mi facisti assaggiari a mia stamatina ? Comu su bbuoni ! Vai dda rintra, ‘o curca ‘u picciriddu ‘nto liettu e pui vieni che dobbiamo parlare.
E non li avete mangiati i dolcetti ?
No, è ca stapia aspittannu vui …
Ma ricu iu: vui, i assaggiastru quannu i facistru ?
No, io non posso … ho fatto un fioretto alla Madonna che non mangio dolci fino a Natale.
Ah, ora capisciu. Nun u sapa mancu lei, quantu sunu squisiti …
Ma ‘u sali è assai …
Niavitri vulissimu sapiri … chi le ha scritto questa lettera anonima.
See see, circamu ‘a ugghia no pagghiaru. ‘Nta stu paisulu simu in tuttu trimila animi. Duimila su’ analfabeti, ma ci ni sunu sempri milli ca sannu scriviri. Ma chi ci scrissunu ?
” Cara cianciulina lamintusa … hai ricevuta una grande grazia della Madonna, che ha fatto venire la voce a tua sorella. Ora mantieni la promessa che hai fatto, sennò passerai ‘na caterva di guai”.
Pace, pace e bene a questa casa. Voi tutti sapete quale situazione di disagio mi ha fatto sentire il dovere di venire qua. Per prima cosa devo muovere un aspro, un asprissimo rimprovero a donna Bianca, mia cugina, e a suo figlio … Cugina, cugina carissima, vostro figlio ha compiuto un’azione indegna, un peccato grave … La povera e tenera pecorella è capitata fra un branco di lupi !
Non c’è stato mai nessun miracolo ! Il rispetto della verità mi impone di dirlo. (al contadino) Il trasferimento di vostro figlio, fu ottenuto per l’interessamento di don Sandro presso un influente e caritatevole prelato. (alla contadina) Vostro fratello superò finalmente l’esame, non per grazia della Vergine, ma solo perché raccomandato da don Sandro all’insegnante che conosceva.
Padre, voglio dire soltanto due parole a quella signorina … Ninetta, io non sono un ragazzo libero, io sono uno schiavo ! Qualunque sia il mio atteggiamento, voglio che tu sappia che io ti voglio bene !!! Io senza il consenso di mia madre, non posso muovere nemmeno un dito !
Ah, il dito ! Ma le altre cose le muovete bene !
Quannu facistru u cascamuortu ca picciotta ‘u permessu a mamà nun ciu circastru ? (perentoria a Ninetta indicando la porta della cucina) Vattinni da rintra tu. E a ridda, sapiti quannu v’’a fazzu virri n’avitra vota ? Quannu viniti ca mamà, c’‘o ziu e ‘a zia e tutt’’a  razza  appriessu a chiedere la sua mano. ‘A viriti sulu all’altari. Baruncì, stapitivi buonu !
Padre, padre … cumminai ‘nu guaiu …
Padre, sto in confessione ? … sinnò vui ‘u vo diciti a tutti …
Maccariddiai ‘a suoru ‘i donna Bianca…
Ma è morta, è ferita?
Ma nun credo ca è morta. Io nun ci ni misi manu ‘ncuoddu, a sbattì sulu ‘o muru. E pui ‘i muorti nun parrunu. Chidda inveci ittava uci : “Madonna, Madonna mia” !!!
Ma chi stai diciennu ? Chidda è muta, com’è ca ittava vuci
Buonaseva !
Oh, qua c’è anche il nostro Sindaco che ci onora.
No, no … non mi chiedete di fave discovsi. Io sono venuto solo pev vedeve i fuochi. Vipeto … Non mi chiedete di fave discovsi !!!
Buonasera … Pirdunati se trasimu, è ppi ripararini tanticcia da pioggia …
Trasiti, trasiti …
Buonasera, buonasera, brava gente. Qualcuno di voi ha visto mio figlio ? Quello è delicato, ora si pigghia ‘na bedda bronchite …
Ma cui, ‘u dutturi ? Ora ora, stava cca … era pieri peri ca maistrina.
Sì, sì … i vitti macari iu … erunu abbrazzati e aviunu ‘nu picciriddu ‘mbrazza !
La maestrina ? (agitandosi) Sono calunnie, sindaco, amici, fate qualche cosa per una povera madre infelice …
Don Sandru, sta vanniannu tutti ‘i piccati ra ghenti mienzu ‘a strata.
Ma i peccati di chi ?
Gesù, chiddi ca tutti quanti gli abbiamo detto in confessione. Sta sbriugnannu a tutt’ ‘u paisi.
E pi’ forza, comu si ricia: “U puostu ciù lurdu è ‘a uriccia d’o parrinu”.
Ognuno va e ci riversa tutti i sa fitinzie.
Ma non lo può fare questo. I preti non possono impazzire … qualcosa di buono c’è ancora nel cuore della gente, anche se c’è bisogno di scavare molto, ma molto, per trovarlo … pirchì, comu ricia ‘u dettu: “ ‘U immirutu mienzu a via, ‘u sa immu nun su talia” !!!
Tutto esaurito per la prima e seconda rappresentazione della commedia “ E’ asciuto pazzo ‘o parrucchiano  (‘U parrucu ‘impazziu)”, con un pubblico che ha manifestato il proprio consenso regalando lunghi calorosi applausi.


In esecuzione:
Lorytema (S.V.Maniscalco), orchestrazione digitale e mixaggio a cura dell’Autore.

Maniscalco_Indovina chi suona alla porta(ev)

Indovina chi suona alla porta (Commedia)

Martedì 5 maggio 2015 presso il Teatro di Arese è andata in scena, in prima Nazionale “Indovina chi suona alla porta”, seconda opera teatrale realizzata dalla compagnia teatrale Artin’Stable”.
Scritta da Ferdinando Ciriolo con la collaborazione della regista Emanuela Terzariol. Le musiche originali sono state composte dal maestro Salvatore Vincenzo Maniscalco che insieme alla regista Terzariol ha fondato la compagnia nel 2013, compagnia nata per sostenere i progetti umanitari promossi dalle varie associazioni ONLUS.
Giovedì 21 maggio 2015, la commedia viene replicata al Teatro Italia di Garbagnate M.se.


Alcuni “Fotomomenti” della commedia:
Felice e Samantha,  dopo dieci anni di convivenza, senza figli, non hanno più nulla da dirsi….
lui trascorre le sere in pantofole davanti al televisore, lei s’immerge sempre più frequentemente nella lettura di libri d’amore, sognando evasioni ed emozioni che più non ha …

Con loro vivono Lia, la madre di Samantha, una signora ancora piacente, vivace, dalle idee moderne e “Duca” il suo cane bassotto!
Un giorno Samantha conosce un nuovo collega di lavoro, Teo, e se ne innamora. Racconta al marito che Teo è così gentile da accompagnarla a casa in auto, alla fine della giornata lavorativa, Felice pensa bene di invitarlo a cena ….
Duca, che è un cane intelligente, ha capito tutto e non perde l’occasione per dimostrare la sua avversione verso Teo azzannandolo di continuo …
Angela, un’amica di Samantha, si presta a creare degli alibi durante le uscite segrete con Teo ….
Anche Giulia, collega di Samantha, si presta a spalleggiare l’amica e, con l’aiuto del marito Adamo, fornisce le occasioni per gli incontri …
Tutto procede senza intoppi sino a quando Felice non ha “l’infelice” idea di organizzare un ballo in maschera …
Felice scopre, durante il succedersi dei balli, tutta la verità, dopo litigi furibondi con tutti …
… rimane solo a casa, ma ecco che suonano alla porta e…. gran finale inaspettato e soprattutto imprevedibile… entra l’amico Rogert !!!
Un ringraziamento di vero cuore va al Corpo di ballo Sporting Club Center “Work in progress” diretto da Romina Saillant …
… e a tutti coloro che hanno lavorato “dietro le quinte”.

Salvatore Vincenzo Maniscalco, Emanuela Terzariol, Roberto Dabergami e gli attori della Compagnia Teatrale La compagnia Teatrale “Artin’Stable”   ti invitano nella pagina di Face Book e cliccare “MI  PIACE”:   https://www.facebook.com/artinstable.compagniateatrale


In esecuzione:
Rogertema (S.V.Maniscalco), orchestrazione digitale e mixaggio a cura dell’Autore.

Che ridere mi sono ammalato… (Commedia)

Venerdì 11 aprile 2014 presso il Teatro Giovanni Testori di Novate Milanese (MI) è andata in scena in  prima nazionale la commedia ironico-brillante:  “Che ridere … mi sono ammalato”.
Scritta e diretta da Emanuela Terzariol con la collaborazione del Maestro Salvatore Vincenzo Maniscalco che ne ha  curato anche le musiche originali. La commedia  in quattro parodie comiche svela il paradosso della nostra sanità, vista in chiave ironica e divertente.  Per sdrammatizzare ciò che a volte accade nella realtà, gli attori  sono protagonisti di situazioni tanto assurde quanto reali che purtroppo accadono nel quotidiano e sulla nostra pelle. Fortunatamente non è sempre così, ottimi medici svolgono il loro lavoro, con grande serietà e passione …. ma questa non è la nostra storia!
La compagnia  amatoriale “Artin’Stable” nata nel 2013 da una idea di Emanuela Terzariol e Salvatore Vincenzo Maniscalco  si prefigge di intraprendere un cammino di impegno a sostegno di progetti umanitari promossi da varie associazioni.


Alcuni “Fotomomenti” della commedia:
“  IN SALA OPERATORIA ”
– Il suo ragionamento non fa una piega. Intervento chirurgico intestinale: iniziamo!“ DALLA DIETOLOGA ”
– … C’ho portato anche le melanzane sott’olio…
… e i peperoncini salentini …
“SALA D’ATTESA OSPEDALIERA”
“La pazienza…
… dei pazienti nella sala d’attesa ospedaliera”…
“DAL  VETERINARIO” (da “Canta che ti passa”)
– E’ stato quando gli ho dato la grappa che ha smesso di parlare !
Un tocco  di maggiore effervescenza allo spettacolo lo ha dato il corpo di ballo Sporting Club Dance Center “Work in progress” di Solaro(MI), la cui direttrice e coreografa Romina Saillant ha brillantemente colto lo spirito della commedia adeguando le danze alle varie situazioni di scena.
Un sorriso in più è stato regalato dal comico Enrico Beruschi  che in qualità di ospite d’onore ha aperto la serata nella rappresentazione del 15 aprile 2014 presso il Teatro di Arese. Il compito prezioso di presentare gli attori della compagnia è stato affidato a Robert  Dabergami che, con  la sua simpatia, ha esordito raccomandando a tutti i presenti: “ NON AMMALATEVI”
Un ringraziamento di vero cuore va esteso a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione  dello spettacolo.
Salvatore V. Maniscalco,  Emanuela Terzariol , Robert Dabergami  e gli attori della Compagnia Teatrale  “Artin’Stable” ti invitano nella pagina  di Face Book  a cliccare “MI PIACE”  https://www.facebook.com/artinstable.compagniateatrale

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BACKSAGE: La regista, Emanuela Terzariol e il Maestro Salvatore Vincenzo Maniscalco registrano la colonna sonora della commedia …

Montaggio delle scenografie e verifica tecnica dell’audio e delle luci…


In esecuzione:
Rosytema (S. V. Maniscalco), orchestrazione digitale e mixaggio a cura dell’Autore.

Canta che ti passa (Commedia)

Giovedì 16 aprile 2009 presso il teatro di Arese (MI) è andata in scena  in prima nazionale la commedia ” Canta che ti passa ! ” scritta da Emanuela Terzariol in collaborazione con il maestro Salvatore V. Maniscalco e Giuseppe Gambini che ha curato la regia dell’opera.
Le musiche originali dello spettacolo sono state scritte ed eseguite dal compositore Salvatore V. Maniscalco che  ha realizzato anche tutti gli effetti sonori.
La storia in  breve …
Può sembrare strano, eppure questa è una storia dei nostri tempi, una storia tanto strana quanto assurda, tanto reale  quanto incredibile. Nell’attuale società tante sono le persone che si sentono stressate, inventandosi ipocondrie e false malattie  psico-somatiche, che come onde di un mare in tempesta sommergono e annientano la loro personalità.  Allora?… cosa potrebbero fare in queste situazioni?Forse converrebbe che guardassero meglio sé stesse, non fisicamente, ma psichicamente e spiritualmente per ritrovare stimoli più validi e dare maggior serenità alla propria vita. Potrebbero cercare innocue soluzioni come ballare, cantare, affidandosi magari ad uno stravagante veterinario o incontrando la sensibilità di un maestro di musica capaci di far scoprire loro una vita con più armonia.

Questa è la storia di Elisa, una donna moderna e in carriera che, per combattere le sue frustrazioni, scopre nel canto la soluzione ai propri stressanti problemi e ciò la porterà inevitabilmente anche alla scoperta del vero Amore. Elisa è una  persona che potrebbe aiutare ciascuno di noi a risollevarsi dalle fragilità giornaliere, magari suggerendo ad ognuno dolcemente: “ Ehi… canta anche tu… che ti passa!!! ”


Alcuni “Fotomomenti” della commedia …


… Questa commedia ironica-brillante è improntata su un argomento che quotidianamente ci assilla “Le malattie psicosomatiche”, su come esse condizionano la vita, soprattutto quella degli “stressati”, e come a volte possono rendere ipocondriaci e, perché no,  anche ridicoli …

… ma dare spazio alla propria essenza, alla “vera persona” che è nascosta dentro ognuno, alle proprie passioni, dare sfogo ai propri sentimenti, in breve, ascoltarsi e percepirsi, fa scoprire talenti nascosti che hanno sempre abitato dentro ogni anima, aspettando di emergere ed ecco che anche la vita di tutti i giorni acquista una luce diversa.Quando il regista presenta tutti i protagonisti della commedia invitando sul palco anche l’Autore delle musiche il pubblico regala un caloroso e lunghissimo applauso …

A fine spettacolo la foto ricordo insieme al Dott. Mario Marone, presidente dell’Associazione ” Volontari Rotariani per la salute “.
Giuseppe Gambini, regista con il maestro Salvatore V.  Maniscalco, compositore delle musiche originali.
Il maestro Maniscalco insieme alla direttrice del corpo di ballo “Arabesque”,  Angela Quacquarella e al primo ballerino Mauro Rossi.
Il maestro Maniscalco insieme al team “Mamasound” che ha curato l’audio e la fonica.


I proventi ricavati dalla rappresentazione della Commedia, sono interamente devoluti all’Associazione Volontari Rotariani per la Salute – A.V.R.O.S.”  per il progetto “Zambia…una speranza per l’Africa”.  L’obbiettivo del progetto, nato nel 2005, è quello di evitare che le donne affette da AIDS in gravidanza possano trasmettere la malattia al neonato e quindi lo scopo è far nascere bambini sani da madri malate. Per realizzare questo progetto, è stato costruito un centro di 500 mq attrezzato con apparecchi di laboratorio, forniti reagenti e materiale di consumo, formato personale locale e attivato quindi un centro Aids che nel 2008 ha seguito circa 2500 donne in gravidanza di cui 330 trattate dalla 32 settimana a 6 mesi dopo il parto. La prossima sfida è realizzare un’azienda agricola che permetta di produrre derrate  alimentari da distribuire ai malati in trattamento farmacologico, in un paese  come lo Zambia dove  mangiare una volta al giorno non è una cosa scontata.


In esecuzione:
Manù la rossa (S. V. Maniscalco), orchestrazione digitale e mixaggio a cura dell’Autore.